Anna Achmatova 1889 - 1966

Strinsi le mani sotto il velo oscuro

Strinsi le mani sotto il velo oscuro…
"perché sei pallida quest'oggi?"
- Perché di acerba tristezza
L’ho ubriacato sino a stordirlo.

Come dimenticare? Egli uscì barcollando,
con le labbra contratte dalla pena
Io corsi giù senza sfiorare la ringhiera,
corsi dietro a lui sino al portone.

Ansimando gridai: "Tutto è stato
uno scherzo. Se te ne andrai morirò."
Sorrise con aria tranquilla e sinistra
e mi disse: "non stare nel vento"

1912

Сжала руки под темной вуалью...
"Отчего ты сегодня бледна?"
- Оттого, что я терпкой печалью
Напоила его допьяна.

Как забуду? Он вышел, шатаясь,
Искривился мучительно рот...
Я сбежала, перил не касаясь,
Я бежала за ним до ворот.

Задыхаясь, я крикнула: "Шутка
Все, что было. Уйдешь, я умру".
Улыбнулся спокойно и жутко
И сказал мне: "Не стой на ветру".

Il signore non è benigno

Il signore non è benigno con i mietitori e con gli ortolani.
Tintennando cadono oblique piogge
E screziano i larghi mantelli delle acque
che prima specchiavano il cielo.

Prati e campi in un regno subacqueo,
e sciolti rigagnoli cantano, cantano,
sui rami gonfi le prugne scoppiano,
e le erbe distese marciscono.

E attraverso una fitta reticella d'acqua
io vedo il tuo volto gentile,
il parco silente, il capanno cinese
e il terrazzino rotondo dinanzi alla casa.

1915

Io vivo come il cuculo

Io vivo come il cuculo nell'orologio,
non invidio gli uccelli dei boschi.
Mi danno la carica e canto.
Tu sai, una simile sorte
a un nemico soltanto
posso augurarla.

1912

Ultimo brindisi

Bevo a una casa distrutta,
alla mia vita sciagurata,
a solitudini vissute in due
e bevo anche a te:
all'inganno di labbra che tradirono,
al morto gelo dei tuoi occhi,
ad un mondo crudele e rozzo,
ad un Dio che non ci ha salvato.

Anna Achmatova
Anna Achmatova
Anna Achmatova
Anna Achmatova

Il profumo della carta

Una vita, in breve

Anna Akhmatova, vero nome Anna Andreevna Gorenko, nacque il 23 giugno 1889 a Bol'shoy Fontan, nei pressi di Odessa, nell'Impero Russo (attualmente Ucraina).

Negli anni '20, Anna Akhmatova emerse come una voce poetica distintiva, caratterizzata da uno stile appassionato e sensibile. Tuttavia, durante il periodo stalinista, il suo talento letterario fu oscurato dalla censura e dalla persecuzione del governo sovietico, poiché la sua poesia fu giudicata “contro-rivoluzionaria”.

Nonostante la pressione e le difficoltà, Akhmatova rimase fedele alla sua arte, continuando a scrivere con coraggio e determinazione. Le sue opere circolarono clandestinamente, diffondendo il suo messaggio di speranza e riconoscimento delle sfide dell'epoca.

Dopo la morte di Stalin negli anni '50, la reputazione di Akhmatova cominciò a ristabilirsi e a essere rivalutata sia in Unione Sovietica che a livello internazionale.

Anna Akhmatova morì il 5 marzo 1966 a Mosca.